L’ ”IO” DEL FARISEO ED IL “CUORE“ DEL PUBBLICANO. (Dal Vangelo secondo Luca 18, 9-14).
“Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri”.
Se noi conoscessimo i problemi che ogni Ospite porta nello zaino, talvolta ci pentiremmo dei giudizi temerari che sul momento siamo tentati di fare.
La sensibilità del nostro cuore che ci porta a servire i Poveri la dobbiamo considerare un dono di Dio, di conseguenza il sacrificio è “condito” dalla gioia.
“O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri e neppure come questo pubblicano”.
La preghiera, se non stiamo attenti, può separarci da Dio, può renderci“atei”, mettendoci in relazione con un Dio che non esiste, che è solo una proiezione di noi stessi.
Padre Turoldo scrittore, dice :”Sbagliarci su Dio è il peggio che ci possa capitare, perché poi ci si sbaglia su tutto”.
TOCCHI DI CRONACA.
Volontari presenti:
Franco, Tommy, Antonio, Pina, Roberto, Giampietro, Andrea con Filomena, Carla, Lina, Agron con il fratello, Valeria, Rosaria, Serena con Eleonora, Etleva con mamma, Gentian.
RIPRENDO IL SOS:
sapendo che l’Opera Messa del Povero del Centro Andrea è opera di Dio,
sapendo che l’insistenza della Vedova sorprende ed arriva al risultato, siamo invitati a prendere la strada della PREGHIERA e delle telefonate, per servire i Poveri
( h. 9,00 – 10,00 accoglienza e colazione, h. 10,00 S. Messa libera partecipazione, h.11,00 pranzo, h. 12,00 pulizie e riordino della sala da pranzo e servizi)
PROSSIMO APPUNTAMENTO Volontari “Famiglia Opera Messa del Povero”:
DOMENICA 6 NOVEMBRE al Centro La Salle (solito orario).
Buona settimana fratel Egidio